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L’obesità può essere definita come una sindrome clinica caratterizzata da un aumento della proporzione del tessuto adiposo in relazione al peso corporeo totale.

L’obesità è definita obiettivamente dall’indice di massa corporea (BMI), sulla base del quale si parla di sovrappeso e obesità. Si considera che una persona è obesa se il suo peso è maggiore del 20% rispetto a quello indicato per la sua costituzione fisica o se ha un indice di massa corporea superiore a 30 secondo la tabella di calcolo dell’obesità basata sul BMI.

In termini generali, l’eccessivo accumulo di triacilgliceridi (grassi neutri) nel tessuto adiposo (obesità) si verifica quando l’equilibrio calorico è chiaramente positivo, cioè quando consuma più di quanto non brucia. L’obesità non è possibile in altre circostanze.

Questi sono i fattori di rischio per l’obesità:

Fattori genetici

In diversi studi, l’80% dei bambini i cui genitori sono obesi sono stati osservati per essere obesi.

Fattori nutrizionali

La nutrizione durante l’infanzia è diventata molto importante negli ultimi anni, poiché è dimostrato che una percentuale significativa di bambini obesi si evolve in adolescenti obesi e adulti obesi. Le diete ricche di grassi e i carboidrati possono favorire l’obesità.

Fattori neurali

I meccanismi di base che regolano l’ingestione di cibo (appetito / sazietà) si trovano nel sistema nervoso centrale. Diversi autori hanno dimostrato che esiste una relazione tra le alterazioni del metabolismo della serotonina e l’assunzione di alimenti.

Il trattamento medico dell’obesità si basa sull’applicazione combinata delle seguenti misure:

  • Riduzione dell’apporto calorico: se la persona mangia in eccesso, è necessario ridurre l’apporto calorico per convertire il bilancio energetico da positivo a negativo.
  • Aumento del dispendio energetico: nei pazienti che, oltre ad avere un apporto calorico eccessivo, hanno uno stile di vita essenzialmente sedentario, deve essere associata la pratica dell’esercizio fisico, che deve essere costante e progressivo.
  • Uso di droghe.
  • Psicoterapia regolata: i risultati sono ottenuti attraverso l’uso di tecniche di modificazione del comportamento, perfettamente standardizzate, i risultati sono più soddisfacenti in quei pazienti meno influenzati e dipendenti da eventi al di fuori di essi nel condizionamento del loro comportamento alimentare.
  • Misure di trattamento chirurgico: le possibilità coprono diversi approcci fisiopatologici. Può agire nella disconnessione dell’asse ipotalamo-digestivo, ottenendo significative diminuzioni dell’appetito. Possono anche essere utilizzate tecniche volte a ottenere una diminuzione del volume gastrico. Il bypass gastrico può essere applicato all’interno delle tecniche derivate.

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